I traumi dentali rappresentano un evento molto comune, che interessa non solo i bambini ma anche le persone adulte.
Si tratta di lesioni accidentali, lievi o importanti, a carico delle strutture interne della bocca.
I traumi possono interessare sia i tessuti duri (smalto, cemento, dentina) che i tessuti molli del distretto oro-facciale (labbra, mucose, gengive, legamenti, porzioni ossee).


Traumi dentali: le principali cause
Quasi sempre i traumi dentali necessitano di terapie conservative estetiche per il ripristino della normale morfologia ed estetica del dente.
L’entità del danno e la tipologia del trauma dentale, determinano e condizionano la tipologia di intervento sul paziente. In particolare si distinguono:
- Traumi dentali senza danni evidenti: in questo caso è consigliabile recarsi il prima possibile presso il proprio odontoiatra o in ospedale, in modo da effettuare un esame radiografico dell’elemento o degli elementi dentali interessati e monitorare le aree colpite in modo da rilevare eventuali cambiamenti.
- Traumi dentali ai tessuti duri del dente: se il danno non ha intaccato la polpa si valuterà se e come ricostruire la parte mancante del dente con trattamenti di odontoiatria estetica. In caso di interessamento pulpare, qualora il dente sia già maturo, si può procedere alla ricostruzione. In caso invece di apice immaturo (radice non ancora completamente sviluppata) si procederà a stimolare la crescita della parte radicolare rimanente (apecificazione). Nel caso in cui si disponga del frammento dentale fratturato, è importante non disidratarlo immergendolo nel latte, in una soluzione salina (es. liquido delle lenti) o in semplice acqua.
- Traumi dentali con avulsione (caduta dell’elemento dentale): in questo caso il dente non va pulito né tanto meno disinfettato o deterso, ma solo conservato adeguatamente in una soluzione fisiologica o tenuto in bocca a contatto con la saliva. È necessario che l’interessato si rechi immediatamente dall’odontoiatra o in ospedale per far ricollocare il dente nell’alveolo, in modo da stabilizzarlo con splintaggio flessibile.

Cosa accade se si trascura il problema?
Anche nei casi in cui non sono presenti danni apparenti, è bene effettuare una visita di controllo: la mancanza di un pronto intervento, può infatti degenerare in necrosi della polpa dentale, portando all’irreversibile perdita del dente. Inoltre, dato lo stretto rapporto fra le radici dei denti decidui e i denti permanenti in via di formazione all’interno dell’osso mascellare o mandibolare, molti traumi dentali, specialmente le lussazioni intrusive, possono creare danni permanenti.
Tra le conseguenze più comuni causate da lesioni dentali ci sono:
- Riassorbimenti interni o esterni: in caso il riassorbimento sia di natura esterna, il danno viene limitato alle pareti del canale radicolare, mentre in caso di riassorbimento esterno, è richiesto un trattamento specifico di devitalizzazione per recuperare la superficie esterna della radice.
- Calcificazioni: per calcificazione si intende l’obliterazione dello spazio endodontico (lo spazio che occupa il nervo del dente), dovuta ad apposizione di tessuto duro mineralizzato. In alcuni casi le calcificazioni possono essere anche totali, quindi i denti traumatizzati devono sempre essere tenuti sotto controllo clinico e radiografico per valutare un eventuale intervento tempestivo.
- Infezioni periradicolari: un trauma dentale può portare al verificarsi di infiammazioni ed infezioni con conseguente necrosi della polpa dentaria. L’infezione cariosa dall’interno del dente può propagarsi fuori dell’apice della radice causando lesioni come granulomi, ascessi e cisti.
- Anchilosi: si tratta della perdita del legamento parodontale intorno alla radice. L’osso entra direttamente in contatto con la zona radicolare e gradualmente i tessuti duri dentinali vengono sostituiti dall’osso, provocandone il riassorbimento.

Nel caso di traumi dentali la prevenzione gioca quindi un ruolo davvero fondamentale.
Per questo, in caso di lesione, per evitare ulteriori complicanze del trauma, è importante intervenire tempestivamente attraverso una terapia mirata al recupero degli elementi dentali, e a un monitoraggio continuo nel tempo del dente leso, seguendo precise linee guida diagnostiche e terapeutiche suggerite dal proprio dentista di fiducia.

Dott.sa Caterina Manzali